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Rappresentato in prima il 30 giugno 2007
Il lavoro non è disponibile sul sito (dura 1h e 40m)

 

 

in collaborazione con

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FIORI PER ALGERNON

parabola umana in stanze quotidiane per lettore e musica

Non è una messa in scena teatrale né un’opera rock (dio ce ne scampi), ma una lettura del racconto accompagnata da musiche per lo più originali realizzate al solo fine di intrecciarsi alle suggestioni del testo e indurre nell’ascoltatore una percezione amplificata delle emozioni attivate dalla lettura.

La Lettura
Sentirsi leggere un testo è un’esperienza diversa dalla lettura solitaria. All’ascoltatore viene risparmiato lo sforzo fisico e la sua attenzione è libera di recepire altri stimoli. È inoltre un’esperienza collettiva in cui ciascuno ha occasione di capire e, in qualche modo, di condividere i propri sentimenti con gli altri. È una modalità di lettura vecchia come il mondo, che ci offre l’opportunità di toglierci le cuffiette dei nostri Ipod e di fare un viaggio insieme.

La Musica
Non abbiamo voluto fare un audiolibro con dei brani jazz a far da anonima quanto raffinata cornice ad una storia. La musica è parte integrante di Algernon e ogni brano è nato dagli stimoli che il singolo brano proponeva. Abbiamo utilizzato i generi musicali più diversi (dalla classica, al pop, alla minimale, alla rumoristica, etc…), ma la cifra stilistica è facilmente riconoscibile. Si tratta di una massa musicale copiosa in gran parte originale con l’esclusione di versioni del tutto libere di Venus in Furs (Lou Reed), Anarchy in U.K. (Sex Pistols), Alifib (Robert Wyatt), L’Etranger (Tuxedo Moon). Tutto il materiale è stato realizzato da davaiciass.

Fiori per Algernon narra la storia di Charlie Gordon, un inserviente ritardato che ha il compito di lavare il pavimento in una fabbrica. Charlie è cosciente di non essere intelligente quanto gli altri ma sogna di diventarlo, così, quando Alice Kinnian – la sua insegnante alla scuola per adulti ritardati – gli parla di un procedimento sperimentale per aumentare l’intelligenza, decide di provarlo. Charlie diventa così la prima cavia umana dell’operazione ideata dai professori Nemur e Strauss, che ha già triplicato l’intelligenza di un topo di nome Algernon.
Charlie allaccia un’amicizia con Alice mentre diventa sempre più intelligente, fino a superare il livello normale e diventare un genio. Non tutti gli aspetti della sua vita, però, cambiano in meglio: Charlie scopre con dolore che i suoi compagni di lavoro lo prendevano in giro, mentre questi, spaventati dal suo misterioso cambiamento, firmano una petizione per farlo licenziare. Quando Charlie, con orrore, si scopre a ridere con altre persone di un garzone ritardato – come i suoi vecchi compagni facevano con lui – trova uno scopo nella vita: aiutare chi è affetto da ritardo mentale.
Improvvisamente, però, l’intell-igenza di Algernon comincia a mostrare segni di declino, quindi il topo muore. Svolgendo delle ricerche personalmente, Charlie scopre che gli effetti dell’operazione sono temporanei, e di lì a poco inizia a perdere il suo intelletto, cadendo in depressione.
Ritrova il lavoro alla fabbrica – dove, conoscendo la sua storia, i suoi amici ora lo rispettano – ma un giorno, dimenticandosi temporaneamente tutto ciò che è successo, torna alla scuola per ritardati. Alice, vedendolo, scoppia a piangere. Charlie decide di andarsene (wiki).

Fiori per Algernon (1959) è un racconto di fantascienza di Daniel Keyes. Vincitore del Premio Hugo nel 1960

A MAX ed EMI "Perché la malinconia non fosse solo un sentimento, ma la scintilla condivisa di un movimento di resistenza al disagio sistemico.”